Martedì 7 luglio 2020 è stato portato in Consiglio Comunale dalla nostra Amministrazione ed è stato votato all'unanimità un atto fondamentale per la gestione presente e futura di un servizio essenziale per una comunità: un atto indispensabile che consentirà alla nostra Amministrazione e a chi verrà dopo di noi finalmente di poter fronteggiare l’annosa emergenza legata alla carenza di sepolture per i nostri defunti. Si tratta di un atto di consapevolezza verso una problematica che non è solo locale ma che in realtà interessa tutti i comuni e che l'Amministrazione di Assemini ha deciso di affrontare con grande senso di responsabilità e di coraggio.

L’emergenza in cui ci troviamo da parecchi anni è figlia di tanti fattori: fattori demografici, fattori culturali ma anche fattori politici. Fattori che hanno portato a scelte che con il tempo si sono rivelate poco responsabili, dettate probabilmente da una errata visione di crescita quasi illimitata della città dei morti al pari di quella dei vivi (con tutte le conseguenze che quotidianamente ne derivano).

Questa emergenza ha portato inevitabilmente la nostra Amministrazione ad una riflessione condivisa tra assessorati e uffici, cimiteriali e lavori pubblici, che si è materializzata con questo primo atto portato dall'Assessorato ai Servizi Cimiteriali, ma che in parallelo prosegue con i Lavori Pubblici per quel che riguarda la progettazione e la realizzazione delle nuove opere cimiteriali e l’ampliamento del cimitero.

Il Nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria si pone come principale obiettivo quello di porre fine all’emergenza loculi pianificando per i prossimi decenni la rotazione delle sepolture e la realizzazione di nuovi sepolcri all’interno di un perimetro ben definito con l’intento di non dover prevedere nel breve, medio e lungo periodo ulteriori ampliamenti con annesso nuovo consumo di suolo.

Il Nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria si configura dunque come il primo atto ufficiale del nostro disegno della nostra città dei morti: una città molto suggestiva dal punto di vista architettonico e formale, che ambisce ad una gestione di tipo circolare sposando in pieno i principi della sostenibilità.

La sostenibilità, come tutti ben sappiamo dai padri che ne introdussero il concetto, quei padri che nel 1987 scrissero il rapporto Brundtland “Our commun future”, per decretare lo sviluppo, deve potersi espletare nelle tre forme: ambientale, sociale ed economico.

Ambientale. Il non più necessario ulteriore consumo di suolo è un fattore che rafforza questo nuovo progetto del cimitero e che consente a chi verrà dopo di noi di continuarne la gestione senza dover prevedere nuove aree, nuovi espropri, nuovo impegno di risorse umane, finanziarie e naturali.

Di fronte ad una necessità annua media di 140 sepolture, considerato che i loculi ancora disponibili ad aprile erano appena 186, viene spontaneo chiedersi come sarà possibile gestire la continua richiesta di nuovi posti feretro?

Le azioni che saranno poste in atto mediante l'applicazione del nuovo Regolamento saranno principalmente due:

  • la prima sarà la revoca straordinaria (introdotta all’art.57 del Regolamento), ovvero la revoca delle concessioni in essere che hanno raggiunto o superato i 50 anni di durata mediante un piano di estumulazioni pluriennale che preveda un numero annuo di estumulazioni stimato pari a 50 e la successiva estumulazione ordinaria dei feretri a carico del Comune;
  • la seconda azione riguarda la durata delle concessioni e il tariffario ad esse collegato che sarà presto definito ed approvato dalla Giunta Comunale: ciascun tipo di sepoltura avrà una durata ridotta rispetto alla durata delle concessioni attuali, una durata che sarà conforme alla durata prevista per ciascun tipo di sepoltura dalle norme vigenti e che sarà funzionale alla mineralizzazione della salma, che potrà in questo modo essere presto trasferita in un nuovo sepolcro per una durata medio-lunga, ad una tariffa accessibile, in una celletta – il loculo ossario - di dimensioni minime ma parimenti dignitoso rispetto ai loculi attuali.

Sociale. Il fattore sociale che caratterizza la sostenibilità del nuovo regolamento di polizia mortuaria è l’offerta di tutte le tipologie di sepoltura contemplate nella normativa vigente, alcune delle quali obbligatorie per un cimitero, garantendo il diritto alla sepoltura nella massima libertà di scelta e a tariffe maggiormente accessibili per quelle tipologie di sepolture che prediligono la breve durata o per le tipologie di sepoltura, come gli ossari privati o le celle cinerarie, che, anche nella lunga durata, promuovono un tipo di sepolcro che necessita di meno spazio e che, dal punto di vista estetico-formale, rappresenta una forma di sepoltura semplice ed egualitaria.

Economico. Infine, il fattore economico legato alla sostenibilità del nuovo regolamento di polizia mortuaria, sarà dato dall’accessibilità delle tariffe delle concessioni di breve durata relative a quelle tipologie di sepolture che risultano essere meno impattanti dal punto di vista dello spazio occupato, e dalla definizione, dopo decenni di tariffe antieconomiche per l'Ente, di un costo equo, realistico e attualizzato dei loculi stagni che sarà valutato sulla base dei reali costi necessari per la loro realizzazione.

Oltre al superamento dell'emergenza loculi, gli altri obiettivi che hanno portato alla redazione del Nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria sono:

  • l’aggiornamento e l’adeguamento del Regolamento alle più recenti norme in materia funebre e cimiteriale: basti pensare che il regolamento vigente risale al 1969 e che si rifà alle norme contenute nel Regio Decreto del 1942, e che il Nuovo Regolamento contiene tutti i più recenti aggiornamenti normativi regionali del 2018 e le disposizioni applicative del 2019 che introducono e normano forme di sepoltura quali la dispersione delle ceneri e la sepoltura in loculi areati;
  • la redazione di uno strumento completo, esaustivo, chiaro di gestione dei servizi cimiteriali redatto dagli Uffici per gli Uffici, per i cittadini e per tutti gli operatori del settore funebre;
  • infine l’attenzione al decoro e alla dignità delle sepolture e la volontà di garantire la memoria dei defunti attraverso il ricorso a targhette commemorative anche per quei defunti che scelgono la dispersione fuori dal cimitero.

Il mio ringraziamento va agli Uffici Cimiteriali, all'ass.re ai Lavori Pubblici Gianluca Di Gioia, alla Commissione Cimiteriale per il contributo dato in occasione dei tavoli di lavoro per la stesura e modifica sino alla versione finale del Regolamento, alla Sindaca Sabrina Licheri, alla Giunta e ai Consiglieri di Maggioranza e Minoranza per il supporto e per aver condiviso e sposato all'unanimità gli obiettivi e i contenuti del Regolamento.

Un caro saluto,

Ass.re Alessia Meloni