3 Luglio 2014

COMUNICAZIONE IN RELAZIONE ALL’ORDINANZA SUL CONFERIMENTO DEL SECCO RESIDUO IN SACCHI (BUSTE) SEMI-TRASPARENTI.

 

La polemica di questi giorni, nata dopo il provvedimento dell'Amministrazione, che intende rendere obbligatorio l'uso delle buste semitrasparenti nella raccolta del rifiuto secco indifferenziato, vista da fuori o raccontata ad un cittadino di Monza o Belluno (per fare 2 esempi) apparirebbe del tutto incomprensibile e anacronistica.
Purtroppo questa discussione è in qualche modo indicativa di un atteggiamento generale di parte della popolazione che mostra una certa resistenza al cambiamento delle proprie abitudini.
A questi nostri concittadini, l'Amministrazione si rivolge chiedendo un maggiore sforzo e comportamenti responsabili.
Facciamo una breve premessa.
La percentuale di raccolta differenziata nel nostro comune si è ormai assestata su percentuali del 68-69%, valori troppo vicini ai limiti minimi imposti dalla regione (65%) al di sotto della quale scattano provvedimenti sanzionatori per i Comuni.
Questo dato evidenzia che ci sono troppi nostri concittadini che la raccolta differenziata non la fanno, o la fanno male; appaiono così pretestuosi i richiami alla privacy atti solo ad impedire l'adozione di misure orientate a migliorare i risultati complessivi della raccolta.
Entriamo nel merito: il riferimento al pronunciamento del Garante della Privacy del 2005, che sul tema espresse un parere che ormai ha fatto scuola, non costituisce ragione sufficiente per invocare lesi diritti, in primo luogo perché a distanza di 9 anni molte cose sono cambiate e poi perché quelle indicazioni andrebbero sempre contestualizzate e non applicate pedissequamente su qualsiasi realtà.

Guardiamo i fatti: moltissimi appalti in tutta Italia e nell'isola prevedono l'utilizzo di buste semitrasparenti per il secco (vedi Consorzio CISA, Oristano, Selargius, Monserrato, ecc.) , la Regione Sardegna e la regione Umbria, per fare due esempi, ne hanno previsto l'utilizzo nei Piani Regionali per la gestione dei rifiuti. Ciò dimostra che il diritto alla riservatezza dei cittadini e l'efficacia di un buon servizio, non sono obiettivi incompatibili.

La maggior parte dei dati sensibili che riguardano tutti noi, è riportata su carta, per la quale esiste l'obbligo di conferimento differenziato (non nel secco indifferenziato e non in buste), i medicinali vanno smaltiti nei contenitori specifici nelle farmacie, i rifiuti di tipo medico (ad es. panni) potranno essere conferiti in sacchi blu (debitamente autorizzati).
In ultimo si aggiunga che i sacchi (buste) dei rifiuti indifferenziati andrebbero conferiti dentro l'apposito contenitore (o qualsiasi altro) e non abbandonati per strada.

Questa pratica migliorerebbe il decoro di molte strade, eviterebbe possibili sanzioni previste dal Regolamento Comunale di Igiene Urbana e, offrirebbe ulteriori garanzie circa un'efficace difesa del diritto alla privacy degli interessati.
In conclusione, l'Amministrazione assicura che migliorerà l'informazione e, se vi saranno esigenze specifiche e non generiche, i Servizi sociali e l'Ufficio Tecnico comunali, sapranno trovare la soluzione da condividere con gli interessati.
Massima disponibilità al dialogo con chi porrà problemi concreti.

Coloro che invece invocano la privacy, esercitandosi in argomentazioni capziose sperando che le cose non cambino, sono invitati a concentrare i propri sforzi in difesa della maggioranza silenziosa dei cittadini, per un maggiore rispetto delle regole di civile convivenza, dei diritti, ma anche dei doveri degli stessi.
Sostengano le ragioni e l'utilità di una pratica ecologica obbligatoria per legge e abbandonino quella che rischia di apparire una battaglia di retroguardia, in difesa di posizioni che denotano arretratezza culturale e politica.
Parallelamente a questa comunicazione, in serata sarà emessa l’Ordinanza Sindacale che da Lunedì 14 Luglio 2014 prevede l’utilizzo di sacchi (buste) semitrasparenti per il conferimento del secco residuo.

 

Grazie a tutti.
Il Sindaco, Mario Puddu
L’Assessore all’Igiene Urbana, Gianluca Di Gioia